lastre 10x12
heidoscop
Heidoscop 60x130 mm
Macchina Stereoscopica
con mirino reflex a
pozzetto.
Il dorso a scamottaggio conteneva 12 lastre
130 x 60 mm
La particolarità che caratterizza queste immagini è di essere sempre colte, e impressionate su lastre di vetro, da due differenti angolazioni, quella dell’occhio destro e quella dell’occhio sinistro. La fotocamera disponeva infatti di due obiettivi e due erano i fotogrammi che venivano impressionati, praticamente identici salvo la leggera diversa prospettiva. Prospettiva che era ovviamente più differenziata per gli oggetti vicini e via via meno evidente quando il soggetto o il panorama erano più distanti. Le due foto, impressionate sulla medesima lastra (130 x 60 mm), sono quindi visibili, da un solo spettatore per volta, con un visore che permette di coglierne la profondità o meglio la tridimensionalità, con un effetto altamente spettacolare.
Il problema della scarsa fruibilità delle foto, un solo spettatore per volta, è ora superata grazie ad un attento
e meticoloso processo specialistico, che coadiuvato dalle moderne tecnologie, permette di riprodurre le due foto su di un medesimo supporto cartaceo od informatico e di poterne quindi apprezzare la tridimensionalità
con il solo supporto di appositi “occhialini”:  gli Anaglifi (rosso e ciano) per il Web, proiezioni Video, Stampe
di qualità e Libri.
Approfondimenti: • La Stereoscopia come e perchè >>
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